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KATHMANDU
Un gruppo di esploratori statunitensi e nepalesi sostiene di aver trovato le impronte del mitico "yeti", la creatura entrata nell’immaginario come l’abominevole uomo delle nevi. Un team di "Destination Truth", una serie tv statunitense che documenta viaggi d’avventura, ha trascorso una settimana nella gelida regione di Khumbu, dove sorge il monte Everest, e ha trovato tre orme, considerate compatibili con quelle dello "yeti", sulla sponda del fiume Manju, ad 2.850 metri di altezza. Josh Gates, presentatore ed esploratore statunitense ospite della serie televisiva, ha mostrato una delle orme trovate mercoledì scorso e lunga un piede circa. «Non credo che si tratti dell’orma di un orso», ha detto, «è qualcosa di misterioso». Da quando Edmund Hillary e Tenzing Norgay Sherpa raggiunsero per primi la cima dell’Everest, nel 1953, e tornarono a valle dicendo di aver visto le impronte della creatura alle falde della montagna più alta del mondo, la leggenda dello "Yeti" è stata alimentata da decine di esploratori. COS'E' LO YETI Lo Yeti è una creatura leggendaria, ormai entrata nell'immaginario collettivo. È anche noto come abominevole uomo delle nevi, termine originato da una traduzione giornalistica errata dell'espressione in lingua nepalese Metoh Kangmi. Il termine Yeti deriva invece da yeh-teh che significa "quella cosa", l'espressione usata dagli sherpa per indicare la mitica creatura. Lo yeti viene descritto come un grosso animale, con analogie con le scimmie, che vive sull'Everest o comunque nell'Himalaya. Si tratterebbe di un essere di altezza compresa tra 1.80 e 2.40 metri, ricoperto di una folta pelliccia di colore marrone scuro, nero o rossastro. Avrebbe una lunga capigliatura e braccia lunghe fino alle ginocchia. Gli abitanti del Tibet ipotizzano l'esistenza di due tipi di Yeti: il Dzu-teh (che significa cosa grossa), più alto, e il Meh-teh, di altezza più ridotta. Di recente lo scalatore italiano Reinhold Messner, che ha condotto varie spedizioni sui luoghi, ha affermato che lo Yeti altro non è che il comune orso tibetano, detto Thsemo (o Dremo), che assurge al ruolo di uomo orso nelle funzioni religiose locali. Tale interpretazione, a detta dell'esploratore, sarebbe stata confermata a più riprese dalla popolazione locale. Lo Yeti e molti esseri pelosi simili visti in molte zone dell'Asia centrale, e anche il Bigfoot del nord-America, potrebbero essere spiegati come esseri umani affetti da ipertricosi e cresciuti allo stato selvaggio, almeno per i casi con statura normale. Nelle razze mongolidi i peli si distribuiscono su tutta la superficie della pelle, per cui un individuo affetto da ipertricosi apparirebbe simile ad una scimmia. Esistono dettagliate leggende in Asia centrale sull'esistenza di uomini coperti di pelo, e nel 2005 è effettivamente nato in un vilaggio del Kazakistan un bambino-lupo con il corpo completamente coperto di peli. Gli uomini pelosi, anche se molto rari, sono conosciuti da sempre e spesso trovano lavoro nel circo. |